venerdì 18 luglio 2014
martedì 15 luglio 2014
E' di questi giorni la ricerca a cura di Lega Ambiente dei comuni ricicloni 2014.
Il Friuli Venezia Giulia si colloca al secondo posto a livello nazionale per la percentuale di comuni ricloni (50,2%).
Fra 110 comuni ci spiace notare come sia assente Castions di Strada, mentre è presente sia Mortegliano che Lestizza.
Quindi è un dato di fatto e non semplicemente una nostra opinione, che il nostro sistema di raccolta differenziata è fallimentare.
A tal proposito prendiamo un estratto dalla ricerca che riguarda il sistema porta a porta tanto criticato dalla nostra maggioranza:
Milano, il “porta a porta” anche in città
Impossibile non tornare ancora sull’annosa questione dell’assenza delle grandi città nelle quali
si concentrano oltre 7 milioni di cittadini che attendono di veder valorizzati i loro rifiuti. Non
abbiamo nessuna notizia positiva in tal senso se non fosse per la città di Milano che il 30
giugno ha completato l’estensione a tutto il territorio della raccolta differenziata anche della
frazione organica, l’unica che mancava all’appello, la più complicata da gestire nei grandi centri
(puzza!), la meno remunerativa economicamente se non si usa la digestione anaerobica per
trattarla, ma anche la più pesante (almeno il 30% del totale). Ora Milano, che nel frattempo
sta superando l’obiettivo del 50% di raccolta differenziata che si erano dati Amsa e il Comune,
è tra le grandi città europee a fare da esempio. E’ il segno che il porta a porta paga, soddisfa
i cittadini, produce risultati tangibili. Lo si era già capito anni fa a Torino, che purtroppo ha
fermato il cambiamento virtuoso iniziato dai quartieri periferici. Ha inoltre superato le barriere
linguistiche con una comunicazione mirata diffusa in dieci lingue, ma soprattutto ha superato
lo scetticismo e l’interesse di chi afferma(va) che è meglio e più economico bruciare che
differenziare. In Lombardia si trova ancora metà della capacità nazionale di incenerimento:
oggi i forni più vecchi sono prossimi alla chiusura, quelli più recenti dovranno importare rifiuti
da altre parti d’Italia se vorranno continuare ad avere un senso, anche economico. Se Milano,
con tutta la sua area metropolitana ha saputo farlo, perché non possono ancora Roma, Napoli,
Palermo, Genova e Torino?
PREMIO COMIECO “Comuni Ricicloni 2014”
per miglior raccolta di carta e cartone
• Comune di Saluzzo (CN)
Convenzionato C.S.E.A. Ab circa 17.000
Tutto il territorio comunale passa dal 2010 al sistema porta a porta con l’attivazione
di una campagna di comunicazione ad hoc. Il procapite 2013, 75 kg/ab/anno è
superiore alla media regionale.
A Pavia di Udine vengono consegnati a domicilio i sacchetti per la raccolta differenziata con tanto di tanica per la raccolta dell' olio alimentare.
Il Friuli Venezia Giulia si colloca al secondo posto a livello nazionale per la percentuale di comuni ricloni (50,2%).
Fra 110 comuni ci spiace notare come sia assente Castions di Strada, mentre è presente sia Mortegliano che Lestizza.
Quindi è un dato di fatto e non semplicemente una nostra opinione, che il nostro sistema di raccolta differenziata è fallimentare.
A tal proposito prendiamo un estratto dalla ricerca che riguarda il sistema porta a porta tanto criticato dalla nostra maggioranza:
Milano, il “porta a porta” anche in città
Impossibile non tornare ancora sull’annosa questione dell’assenza delle grandi città nelle quali
si concentrano oltre 7 milioni di cittadini che attendono di veder valorizzati i loro rifiuti. Non
abbiamo nessuna notizia positiva in tal senso se non fosse per la città di Milano che il 30
giugno ha completato l’estensione a tutto il territorio della raccolta differenziata anche della
frazione organica, l’unica che mancava all’appello, la più complicata da gestire nei grandi centri
(puzza!), la meno remunerativa economicamente se non si usa la digestione anaerobica per
trattarla, ma anche la più pesante (almeno il 30% del totale). Ora Milano, che nel frattempo
sta superando l’obiettivo del 50% di raccolta differenziata che si erano dati Amsa e il Comune,
è tra le grandi città europee a fare da esempio. E’ il segno che il porta a porta paga, soddisfa
i cittadini, produce risultati tangibili. Lo si era già capito anni fa a Torino, che purtroppo ha
fermato il cambiamento virtuoso iniziato dai quartieri periferici. Ha inoltre superato le barriere
linguistiche con una comunicazione mirata diffusa in dieci lingue, ma soprattutto ha superato
lo scetticismo e l’interesse di chi afferma(va) che è meglio e più economico bruciare che
differenziare. In Lombardia si trova ancora metà della capacità nazionale di incenerimento:
oggi i forni più vecchi sono prossimi alla chiusura, quelli più recenti dovranno importare rifiuti
da altre parti d’Italia se vorranno continuare ad avere un senso, anche economico. Se Milano,
con tutta la sua area metropolitana ha saputo farlo, perché non possono ancora Roma, Napoli,
Palermo, Genova e Torino?
PREMIO COMIECO “Comuni Ricicloni 2014”
per miglior raccolta di carta e cartone
• Comune di Saluzzo (CN)
Convenzionato C.S.E.A. Ab circa 17.000
Tutto il territorio comunale passa dal 2010 al sistema porta a porta con l’attivazione
di una campagna di comunicazione ad hoc. Il procapite 2013, 75 kg/ab/anno è
superiore alla media regionale.
A Pavia di Udine vengono consegnati a domicilio i sacchetti per la raccolta differenziata con tanto di tanica per la raccolta dell' olio alimentare.
Qui sotto il link alll'interessante ricerca di Lega Ambiente che vi farà capire come il nostro comune stia andando dalla parte opposta da quanto indicato dalle linee guida per ottenere il massimo dai rifiuti e per salvaguardare l'ambiente.
giovedì 10 luglio 2014
Uno dei punti principali del nostro programma era quello di focalizzare l'attenzione sulle nuove dinamiche del mondo del lavoro,dell' economia e della occupazione (soprattutto giovanile).
Ed ecco che ora si stanno intensificando nuove iniziative, finanziamenti e bandi a riguardo.
Dal messaggero di oggi:
Forse allora il nostro programma non è solo innovativo, come è stato definito, ma sta rispecchiando le nuove dinamiche del mondo del lavoro e dell' occupazione.
Crediamo che sia questo il momento giusto per sfruttare tutte le opportunità e i finanziamenti offerti sia da privati (vedi Gruppo Hera), ma anche dalla prossima partenza di Imprenderò 4.0 e da fondi strutturali 2014-2020 della nostra regione, che ricordiamo ammontano a 276 milioni di € per il FSE, 230 milioni per il FESR e 290 milioni per il FEASR.
Ora davanti all' evidenza che quanto dicevamo noi in campagna elettorale sulle nuove forme di imprenditoria (start-up,etc), risponde alla realtà e al futuro del nostro tessuto economico, produttivo e sociale, esortiamo la maggioranza del comune di Castions di Strada ad aprire un tavolo di discussione, confronto ed a pianificare assieme eventuali strategie da seguire per poter avere ricadute positive anche sul nostro territorio comunale.
Tutti insieme, ognuno nella propria posizione, possiamo pensare non solo all'amministrazione ordinaria e quotidiana del comune, ma anche a progettare e pianificare inizitive di più ampio respiro che sul lungo periodo potrebbero portarci ad avere importanti risultati, e magari fare da traino anche ad altri comuni limitrofi.
Ricordiamo infine che tutto questo NON ha nessun costo per l'amministrazione comunale!
Vi lasciamo con un interessante articolo apparso su Panorama:
http://economia.panorama.it/tech-social/startup-italia-vicina-stati-uniti
Ed ecco che ora si stanno intensificando nuove iniziative, finanziamenti e bandi a riguardo.
Dal messaggero di oggi:
Forse allora il nostro programma non è solo innovativo, come è stato definito, ma sta rispecchiando le nuove dinamiche del mondo del lavoro e dell' occupazione.
Crediamo che sia questo il momento giusto per sfruttare tutte le opportunità e i finanziamenti offerti sia da privati (vedi Gruppo Hera), ma anche dalla prossima partenza di Imprenderò 4.0 e da fondi strutturali 2014-2020 della nostra regione, che ricordiamo ammontano a 276 milioni di € per il FSE, 230 milioni per il FESR e 290 milioni per il FEASR.
Ora davanti all' evidenza che quanto dicevamo noi in campagna elettorale sulle nuove forme di imprenditoria (start-up,etc), risponde alla realtà e al futuro del nostro tessuto economico, produttivo e sociale, esortiamo la maggioranza del comune di Castions di Strada ad aprire un tavolo di discussione, confronto ed a pianificare assieme eventuali strategie da seguire per poter avere ricadute positive anche sul nostro territorio comunale.
Tutti insieme, ognuno nella propria posizione, possiamo pensare non solo all'amministrazione ordinaria e quotidiana del comune, ma anche a progettare e pianificare inizitive di più ampio respiro che sul lungo periodo potrebbero portarci ad avere importanti risultati, e magari fare da traino anche ad altri comuni limitrofi.
Ricordiamo infine che tutto questo NON ha nessun costo per l'amministrazione comunale!
Vi lasciamo con un interessante articolo apparso su Panorama:
http://economia.panorama.it/tech-social/startup-italia-vicina-stati-uniti
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